L’offerta formativa della Scuola ha come obiettivo primario di rafforzare la preparazione professionale degli allievi su diversi ambiti e settori dell’archeologia, in un’ottica multidisciplinare al passo con i tempi e con l’evoluzione continua degli studi.La proposta didattica tradizionale proposta dalla Scuola è, pertanto, arricchita da numerose attività sul campo ed in laboratorio guidate dalla consolidata esperienza scientifica e professionale non solo dei docenti dell’Ateneo catanese ma soprattutto dei tanti specialisti, nazionali ed internazionali, che la Scuola coinvolge nell’offerta formativa.
Le attività proposte nell’ambito dei laboratori didattici della Scuola si inseriscono in una moderna ottica interdisciplinare, studiata in risposta ad esigenze di pura conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione del rilevante patrimonio storico-culturale del nostro Paese.
L’ampia offerta didattica, affianca all’articolazione di lezioni frontali di tipo tradizionale, numerose attività pratiche e programmatiche, prevedendo nel programma di ogni allievo specializzando un numero di 30 CFU da riservare, nel corso del biennio a stage e tirocini (attività pratiche di scavo o ricognizione, attività presso Enti come Soprintendenze, Musei, parchi archeologici, attività pratico-applicative in laboratori e workshop, ricerche di archivio o in biblioteca).
L’obiettivo principale del piano integrativo proposto nei programmi didattici della Scuola è quello di far maturare e perfezionare le competenze necessarie alla buona formazione di un archeologo professionista oggi, in grado di operare in piena sinergia con le esigenze del settore in continua evoluzione grazie anche alle novità introdotte dall’archeologia preventiva, dai lavori pubblici e dal terzo settore.
I laboratori didattici pensati dal consiglio scientifico della Scuola per raggiungere tale obiettivo, spaziano da un tema all’altro, attraversando grandi ambiti come quello dell’archeologia virtuale, al fine di perfezionare il grado di conoscenza e utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e dei principali strumenti dell’innovazione digitale, ormai largamente impiegati in campo archeologico e della progettazione.
In questo ambito rientrano, inoltre, laboratori dedicati all’uso dei software GIS e Web-GIS, alla gestione di database per la gestione delle evidenze archeologiche, all’acquisizione di soft skills nel campo della gamification e dello storytelling emozionale, e ancora, alla comprensione del valore del capitale culturale e di quello socio-economico. Insieme al tema archeologia digitale, un altro importante approfondimento proposto riguarda le attività laboratoriali finalizzate alla preparazione professionale dell’archeologo esperto nella diagnostica.
Un altro importante tema oggetto di studio accademico, proposto della Scuola per favorire competenze sempre più in linea con le moderne istanze della disciplina è quello dedicato all’archeologia dei contesti e degli ambienti con un approfondimento ai settori dell’archeo-faunistica e dell’archeologia subacquea.
La Scuola si rivolge anche al settore del management per l’archeologia e a tutte le procedure per operare nella società contemporanea. È ormai consolidato quanto fra le competenze indispensabili per l’archeologo professionista, occupi grande rilievo la possibilità di acquisire competenze nell’utilizzo di strumenti aziendali rivolti alla gestione manageriale delle attività culturali. Non a caso, nelle istituzioni culturali, emerge sempre più il fabbisogno di figure professionali che uniscano ad un solido bagaglio culturale e di conoscenze tecniche, anche spiccate capacità gestionali ed organizzative.
Alcuni tra i laboratori attivi rientrano proprio in questo contesto, laddove il valore della ricerca è strettamente legato alle professioni e alla imprenditorialità.
La Scuola, infine, fornisce allo specializzando gli strumenti necessari per l’interpretazione e la corretta applicazione della prassi normativa vigente.
Le attività proposte consentono, infatti, di acquisire le conoscenze di base sui principi e le pratiche dell’archeologia professionale in Italia, in particolare conoscenze relative alla redazione e stesura della documentazione per l’archeologia preventiva. Tra i temi affrontati, anche quello dell’archeologia delle opere pubbliche che, con particolare attenzione alla Verifica Preventiva dell’interesse archeologico, prevede al termine del corso una fase di esercitazioni nel corso della quale gli allievi hanno potuto verificare il grado di utilizzo autonomo delle proprie conoscenze normative.
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